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SOMMARIO

PosteMobile diventa l’intermediario specializzato in ambito dei pagamenti, mobile e digitale per sviluppare e rafforzare il modello di servizio nei confronti della clientela retail, business e PA. Nella nuova IMEL saranno integrate le attività dei sistemi di pagamento, di monetica e digital banking, rafforzando il modello di servizio ibrido e creando un polo unico di offerta

Poste Italiane punta alla moneta elettronica

Far crescere il business dei pagamenti, mobile e digitale e rafforzare il modello di servizio nei tre mercati di riferimento - famiglie (retail), business e PA - sono gli obiettivi alla base della decisione di Poste Italiane di costituire un proprio Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) all’interno di PosteMobile.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 25 gennaio 2018, presieduto dal CEO Matteo Del Fante (nell’immagine) ha infatti “approvato lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta di beni e rapporti giuridici in parte destinati a confluire in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento che si intende costituire nell’ambito della controllata PosteMobile”, come si legge in un comunicato del Gruppo.

In pratica, quindi, PosteMobile si riorganizza, diventando un intermediario specializzato nei pagamenti oltre che operatore virtuale di telefonia.

L’istanza, dopo avere ottenuto la necessaria autorizzazione della Banca d’Italia dovrà essere sottoposta all’Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane. Quest’ultima deve autorizzare la “rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell’insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d’azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento, che formerà parte del conferimento in natura in favore di PosteMobile.”


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