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SOMMARIO

Hanno lanciato un nuovo wallet per giovani e giovanissimi per pagare le spese da smartphone. Oltre a un servizio per rateizzare (sempre da mobile) le spese del mese. E un nuovo pos smart che funziona anche da registratore di cassa. E per il futuro? OF lo ha chiesto a Daniele Coda, Head of Marketing di Nexi

Millennials, pagamenti digitali, pos “intelligenti”: la rivoluzione digitale secondo Nexi

C’è l’app per i giovanissimi che consente loro di scambiarsi denaro in tempo reale utilizzando solo il telefono cellulare. C’è un nuovo servizio che permette di rateizzare le spese disposte con la carta di credito con pochi clic via app. E per i commercianti, invece, un nuovo pos super intelligente che funziona anche come registratore di cassa. Daniele Coda, Head of Marketing di Nexi svela a OF Osservatorio Finanziario tutte le ultime novità e i servizi del futuro abbinati alle carte di credito. Ecco quali sono.

OF: Un tempo le carte di credito erano lo strumento principale per gli acquisti sul web. O per i viaggi. Ora che anche le carte Bancomat attiveranno queste funzionalità, come crede che cambieranno i rapporti di forza sul mercato?
Coda: Non parlerei di cambiamento del rapporto di forza, bensì di un mercato in grande sviluppo.
I pagamenti digitali continueranno a crescere, sia grazie alla spinta di player come Nexi che sta mettendo sul mercato diversi prodotti innovativi e tecnologicamente all’avanguardia, sia grazie all’ingresso sul mercato di nuove soluzioni e nuove opportunità.

OF: Però le carte prepagate, strumento principale per gli acquisti online, potrebbero risentirne…
Coda: Le carte prepagate restano fondamentali per specifici target di clienti: i cittadini che hanno bisogno di uno strumento di pagamento ma non possono aprire un conto corrente, i giovani, chi vuole gestire il proprio strumento di pagamento in modo differente da una carta di credito.

OF: Ma quale è la penetrazione delle carte in Italia?
Coda: Parlare di carte di credito, oggi, è riduttivo. È più corretto parlare di pagamenti digitali: in Italia il 23% degli acquisti delle famiglie viene effettuato con strumenti di pagamento digitale, contro il 42% registrato mediamente a livello europeo, il 65% di UK e l’85% circa dei Nordics. Anche in Italia, però, stiamo crescendo e l’obiettivo è allinearsi alla media europea.

OF: Qual è la causa del ritardo nel nostro Paese?
Coda: In Italia abbiamo 2 milioni e mezzo di pos e 109 milioni di carte in circolazione: l’infrastruttura c’è, ma scontiamo un ritardo culturale. Grazie alle nuove modalità di pagamento digitale, su cui come Nexi stiamo puntando, il gap con l’Europa si ridurrà. Siamo convinti che anche in Italia ogni pagamento sarà digitale: non è questione di se, ma di quando.

OF: Infatti, le carte di pagamento nel corso degli ultimi mesi soprattutto hanno subito una forte accelerazione al cambiamento…
Coda: Sono stati introdotti numerosi servizi innovativi e funzionalità che, senza dubbio, aiutano la crescita del mercato. Nella nostra vita quotidiana abbiamo modificato non solo il nostro modo di pagare ma anche di comprare, basti pensare all’e-commerce: per questo i pagamenti digitali sono sempre più indispensabili. Secondo i dati diffusi dal Politecnico di Milano, infatti, sono in crescita del 9% anno su anno. Inoltre, il cless quintuplicherà nei prossimi due anni, il mobile proximity payments movimenta già un giro d’affari di circa 100 milioni ed è destinato a crescere. Le condizioni per una crescita forte ci sono e, come Nexi, siamo in prima linea per supportare questa crescita.

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