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La battaglia di primavera tra le due app di pagamenti. Dopo Apple Pay sbarca a breve anche Samsung Pay. Quali le affinità, quali le differenze. Qual è il migliore? La sicurezza dell'app della casa coreana sembra essere migliore. Inoltre può contare su un bacino di utenza più ampio.

Samsung Pay in arrivo in Italia con Intesa Sanpaolo, UniCredit e BNL - Gruppo BNP Paribas

L'attesa per lo sbarco dell'app Samsung Pay in Italia dovrebbe essereggli sgoccioli. Sul sito dell'azienda coreana, infatti, l'annuncio è molto chiaro: il servizio di pagamento in mobilità sta per arrivare anche nel Belpaese. Dopo la Gran Bretagna e in parte la Spagna, anche l'Italia avrà quindi la possibilità di far pagare con un cellulare Samsung. Ma attenzione non proprio con tutti i modelli, ma solo con questi: Galaxy Note8, Galaxy S8 e S8+, Galaxy S7 Edge, Galaxy S7, Galaxy S6 Edge+, Galaxy Note 5, Galaxy S6 Edge, Galaxy S6 Active, Galaxy S6, Gear S2 (with NFC) e Gear S3.

Rispetto alla concorrente Apple Pay, già attiva da un anno insieme ad alcune banche e con Carrefour, l'applicazione coreana ha alcuni vantaggi importanti. Il primo è la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di POS, compresi quelli non attivi con la tecnologia senza contatto (con NFC), anche se oggi sono molto pochi gli esercenti che hanno POS così obsoleti. Ormai i merchant si sono abituati alla velocità delle carte cless e pagare anche con un cellulare che abbia una o più carte memorizzate al suo interno, non fa più né caldo né freddo. Anzi. Sembra che la barriera tecnologica si sia abbassata completamente. L'unico problema riguarda forse l'uso del cellulare in supermercati affollati. Ma se si paga in negozio o meglio ancora alle casse automatiche, senza cioè il presidio umano dove si fa tutto da sè, allora il gioco è fatto.

Nel sito Samsung si spiega, inoltre, che la sicurezza è altamente garantita dall’identificazione tramite impronta digitale, scansione dell’iride o PIN. In più, la cosiddetta  "tokenizzazione" dei dati della carta di pagamento fa sì che i dati non compaiono mai nelle transazioni né vengono memorizzati sul cellulare. Infine, la protezione dei dati avviene tramite la piattaforma di sicurezza Samsung Knox integrata nello smartphone. Dovrebbero essere abilitati all'uso dell'app anche dispositivi android non della casa coreana, come i numerosi orologi collegabili al cellulare. Le prime due banche ad aderire sono Intesa Sanpaolo, BNL del Gruppo BNP Paribas e UniCredit.


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